Isaia 42 - Mi prenderò cura di te

1.Giacobbe, servo mio, mi prenderò cura di te (TM e Vulg: Ecco il mio servo, lui sostengo)
Israele, mio eletto, la mia anima ancora gli porge la mano (TM e Vulg: si compiacque):
ho posto in lui il mio Spirito,
metterà in luce il giudizio ai popoli.
2.Non griderà né insorgerà
e neppure sarà udita al di fuori la sua voce:
3.non spezzerà una canna schiacciata
e un filo fumigante non estinguerà,
ma con verità manifesterà il giudizio.
4.Risplenderà (TM: non indebolirà) e non si spezzerà
finché non avrà posto il giudizio sulla terra.
5.E nel suo nome i popoli (TM: le isole) spereranno.
Così dice il Signore, il Dio che ha fatto il cielo e lo ha fissato (TM: disteso),
che solidifica (TM: batte a incandescenza) la terra e ciò che (è) in essa
e dona il respiro al popolo che sta su di essa
e lo spirito a chi la calpesta.
6.Io, il Signore Dio, ti ho chiamato nella giustizia
e comanderò la tua mano
e ti renderò forte (TM: ti ho conservato)
e ti ho dato come alleanza del popolo,
come luce delle genti,
7.per aprire gli occhi dei ciechi,
ricondurre dalle catene i prigionieri,
dalla casa di custodia coloro che giacciono nella tenebra.
8.Io, il Signore Dio,
questo è il mio nome:
la mia gloria non darò ad un altro
né i miei meriti alle sculture.
9.Ciò che sta all'inizio, ecco, ho fatto uscire,
e le cose nuove che io annuncio
ancor prima che sorgano (TM: germoglino) io vi mostro.
10.Cantate al Signore un canto nuovo,
il suo dominio (o "iniziativa"):
rendete gloria al suo Nome dalle altezze della terra
voi che discendete al mare e lo navigate,
le isole e voi che le abitate.
11.Esulti il deserto e i villaggi suoi,
ville di campagna e abitanti di Chedar;
esultino gli abitanti di Petra (TM Sela),
gridino dalle cime dei monti:
12.diano gloria a Dio,
facciano conoscere le sue virtù nelle isole.
13.Il Signore, Dio delle potenze, giungerà
e spezzerà la mischia,
risveglierà l'ardore e urlerà contro i suoi nemici con potenza.
14.Feci silenzio:
ma se non sempre farò silenzio, e mi alzerò?
Ho sopportato come la partoriente,
sarò fuori di me (TM: griderò) e provocherò siccità,
15.e porrò fiumi nelle isole
e col calore seccherò.
16.E condurrò i ciechi per una strada che non conoscono
e le vie che essi non videro farò loro calpestare.
Trasformerò per loro le tenebre in luce
e le tortuosità in dirittura.
Queste parole le compirò
e non li abbandonerò.
17.Questi si voltino indietro:
vergognatevi fortemente, voi che credete alle sculture,
che dite alle fusioni metalliche:"Voi siete nostri dei".
18.Sordi ascoltate
e voi ciechi volgetevi a guardare!
19.Ma chi è cieco quanto i miei servi (TM e Vulg: servo)
e sordi quanto i loro signori (TM: il mio messaggero che invio),
e sono resi ciechi i servi di Dio (TM: come colui che è in pace, cieco come il servo di Dio?).
20.Guardate più volte (TM più cose), ma non state attenti (TM non custodite),
spalancate le orecchie, ma non ascoltate (TM non vedete).
21.(Questo) il Signore Dio volle
per rendere giusta e grande la lode.
22.Ed ecco, il popolo è diventato saccheggiato e rapinato:
la trappola è ovunque nelle stanze interne,
e pure nelle case, dove si nascosero:
divennero un bottino
e non vi era chi tirasse fuori la preda,
e non vi era chi dicesse: "restituisci!".
23.Chi tra di voi ascolta queste cose,
sta attento a ciò che sta per arrivare?
24.Chi diede al saccheggio Giacobbe
e Israele a coloro che lo derubano?
Non forse Dio verso il quale peccarono
e non vollero camminare nelle sue vie
né ascoltare la sua legge?
25.E riversò su di essi l'impeto della sua ira
e vinse la loro guerra,
circondandoli tutt'attorno di fuoco,
e ciascuno di loro non lo seppe
né fece attenzione.